Una nuova vita per l’Antico Porto di Classe

Una nuova vita per l’Antico Porto di Classe

A Ravenna c’è un nuovo parco tutto da scoprire e da vivere, soprattutto nelle sere d’estate: è quello dell’Antico Porto di Classe, uno degli scali più importanti del mondo romano.

Dallo scorso luglio, infatti, è possibile passeggiare nella grande area che un tempo faceva parte di questo grande approdo sull’Adriatico, poi scomparso quando la linea di costa si è allontanata di circa 10 km. Già Augusto lo volle sede della flotta imperiale che dominava il Mediterraneo orientale; successivamente seguì e contribuì al destino di Ravenna, prima Capitale dell’Impero, poi del Regno di Teodorico e infine dell’Esarcato bizantino.

Oggi il nuovo allestimento del Porto, nelle intenzioni della Fondazione Ravennantica, che lo ha realizzato, è destinato a riconnettere la storia antica della città con il suo presente e a ripristinare il suo dialogo interotto con l’acqua. Quell’acqua che è la prima vividissima immagine a saltare agli occhi del visitatore, immediatamente catapultato in un mondo in cui la terraferma lascia spazio al mare.


Grazie alla ricostruzione attentissima del paesaggio si può passeggiare tra i magazzini per lo stoccaggio e lungo il percorso della strada basolata che conduceva alla città di Ravenna, e perfino capire la fitta rete di collegamenti tra le banchine e l’isola che si trovava al centro del canale portuale. L’archeologia, si sa, è lavoro anche di immaginazione ma a Classe accorrono in nostro aiuto delle belle lastre prospettiche disseminate su tutto il sito, che aiutano a leggere e vedere quel che oggi non si vede più (come gli elevati delle costruzioni e gli approdi delle navi). E tutte le integrazioni e le ricostruzioni sono state interamente realizzate con materiali ecocompatibili e a lunga durata, vista la loro costante esposizione in area aperta.

Molto bella è pure la sala multimediale che accoglie i visitatori nel Centro Visite all’ingresso del sito, con le sue multiproiezioni a parete totalmente immersive che aiutano a farsi un’idea sull’inquadramento storico, archeologico e geografico del sito, con grande attenzione al suo assetto idrogeologico. E il narratore è proprio un mercante, uno dei tanti vissuti in quest’area nel corso dei secoli. Questo Centro è stato realizzato con l’obiettivo di costruire un prodotto integrato del turismo culturale in area adriatica grazie al Progetto HERA (Sustainable tourism management of Adriatic HERitage), finanziato dal Programma Transfrontaliero IPA Adriatico 2007-2013.

L’allestimento del Porto è la prima tappa del grande progetto del Parco Archeologico di Classe, che si svilupperà intorno alla grande Basilica di Sant’Apollinare in Classe e comprenderà altri due grandi interventi:

  • l’inaugurazione, nel 2016, del Museo della Città e del Territorio che metterà insieme l’archeologia classica e quella industriale instaurando un museo archeologico nell’ex Zuccherificio di Classe; questo museo, sarà inaugurato nel 2016 e racconterà la storia di Ravenna e del suo territorio;
  • l’apertura al pubblico dell’area archeologica della Basilica di San Severo</strong.

Il Parco è aperto nella bella stagione tutte le sere dalle 18.30 alle 22.30 e finora ha avuto davvero grande successo nell’estate ravennate, tanto che le visite guidate inizialmente previste per un breve periodo sono state prorogate fino al 4 settembre. Volete scoprire anche voi questa nuova area? Ogni giorno due appuntamenti con le guide: alle 19.00 e alle 21.00 (la seconda, dopo il tramonto, prevede un suggestivo percorso da affrontare con le torce). Per avere maggiori informazioni si può consultare il sito dedicato al Parco Archeologico di Classe, chiamare il numero 0544 478100 oppure consultare la pagina Facebook ufficiale della Fondazione. Un suggerimento: nel bookshop troverete le originali calamite di terracotta a forma di anfora che questa estate hanno fatto impazzire gli archeologi sui social!