Cinque pillole che i musei Italiani possono rubare al Met di New York

Cinque pillole che i musei Italiani possono rubare al Met di New York

Lui è Sree Sreenivasan, Chief Digital Officer del Metropolitan Museum of Art. La persona che ha trasformato uno dei più importanti musei al mondo nel settimo museo più seguito online, primo per influenza ed engagment.

Sree guida una squadra di 70 persone, di varie nazionalità, che si occupano solo ed esclusivamente delle attività digitali: dalla gestione dei social media alla comunicazione “mobile” dell’istituzione. Lo scorso primo Luglio è stato ospite, a Venezia, di “Arts, Heritage and Millenials: a digital conversation”, un evento dedicato al ruolo delle tecnologie digitali nel mondo dell’arte e dei musei. Ci sono cinque cose del suo intervento che ci sono piaciute particolarmente e che crediamo sia importante fissarci bene in mente.

1) I competitor di un museo non sono solo gli altri musei, ma anche Netflix e Candy Crush;
2) Uno storico dell’arte non sarà mai un buon marketing manager e viceversa. La gestione di un museo non è un qualcosa riservato solo ad una elite di settore;
3) Un museo oggi dovrebbe puntare a diventare una testata, un media, agire come un editore, lavorare con cura alla produzione, cura e distribuzione dei contenuti;
4) Le relazioni sono importanti, sempre, dobbiamo prendere per mano le persone che incontriamo online così come si guidano i visitatori fra i corridoi dei nostri musei;
5) I social network sono strategicamente fondamentali ma non bisogna necessariamente essere presenti su tutte le piattaforme; andiamo dov’è il nostro pubblico. Si può ad esempio decidere di sbarcare su Weibo (uno dei principali social network in Cina) proprio perchè una buona fetta dei visitatori oggi proviene da lì. In Italia ancora nessuno ci ha pensato.

Pensiamo che questi cinque punti dovrebbero diventare quasi un mantra per chiunque si occupi di musei e marketing culturale e sono argomenti che come invasioni digitali vi raccontiamo spesso!

Mettiamoci in gioco, andiamo oltre la nostra zona comfort, sperimentiamo!

Fabrizio Todisco & Marianna Marcucci