Reinterpretare le opere antiche per creare nuova arte

Reinterpretare le opere antiche per creare nuova arte

Comunicare un museo oggi è una sfida entusiasmante, difficile perché richiede grandi conoscenze e, soprattutto, il saperle mettere da parte per crearne di nuove. Guardare le collezioni da altri punti di vista, reinterpretarle per farle arrivare ad un pubblico sempre diverso, abbracciandone forme di comunicazione ed espressione che potrebbero sembrare lontane dal museo.

Reinterpretare l’antico, se parliamo di un museo archeologico, può sembrare impresa impossibile e, invece, a Firenze non solo ci sono riusciti ma il risultato è stato eccezionale. Al MAF hanno realizzato un’attività didattica per le scuole in cui i ragazzi avrebbero dovuto reinterpretare le opere del museo per realizzare quello che la fantasia gli suggeriva, senza limitazioni o indirizzi. La prima fase del progetto consisteva in una introduzione al concetto di interpretazione e reinterpretazione delle opere d’arte e, nello specifico trattandosi del MAF, di opere di arte antica. Questa fase è stata accompagnata anche dal racconto dei restauratori che hanno spiegato il proprio lavoro facendone osservare i dettagli ai ragazzi.

Sono state scelte per il progetto la Chimera d’Arezzo e la Minerva di Arezzo.

 

Gli studenti si sono posizionati davanti alle opere e, ascoltando i racconti dei restauratori, hanno cominciato a fare i primi schizzi che hanno, in seguito, rielaborato e concluso in classe. Hanno partecipato i ragazzi della scuola media di San Giovanni Valdarno e dell’Istituto d’Arte di Quarrata

L’attività “Reinterpretare l’Antico” è stata concepita come un’attività sul campo in cui i ragazzi, di fronte all’opera d’arte, l’hanno ridisegnata, del tutto o in parte, secondo il loro particolare estro e il loro interesse.

Durante la sessione di disegno l’opera è stata raccontata ai ragazzi da ogni angolazione, partendo dalla tecnica di produzione fino al contesto di rinvenimento, dal restauro al valore e al significato che ha assunto nel tempo. Lo schizzo, o disegno, realizzato dagli studenti al museo è servito quale punto di partenza per il lavoro vero e proprio di rielaborazione da svolgere in classe. Nella fase finale del progetto i ragazzi hanno smontato e rimontato l’opera secondo la propria idea e pensiero, spiegando poi le motivazioni della scelta nella reinterpretazione.

Ecco alcuni dei risultati di questo bellissimo progetto!

Reinterpretazione in rosa della Minerva di Arezzo della Scuola media di San Giovanni Valdarno 

L’istituto d’Arte di Quarrata ha unito arte e moda!

Crediamo che questo sia un ottimo modo di far avvicinare i ragazzi ai musei, permettendo loro di interpretarli facendo arrivare il messaggio di un museo ospitale, disposto anche a mettersi in gioco