L’ Esercito di Terracotta conquista Napoli: la città si arrende al fascino dell’antica Cina.

L’ Esercito di Terracotta conquista Napoli: la città si arrende al fascino dell’antica Cina.

“ La Cina è vicina, non è una cartolina” cantava qualche anno fa Raiz, frontman della band partenopea Almamegretta. E, in effetti, a un occhio attento non può sfuggire la penetrazione di elementi cinesi nel tessuto della città. Non tutti sanno però, che il rapporto di Napoli con la Cina affonda le sue radici in tempi molto lontani: nei primi anni del Settecento proprio da Napoli Matteo Ripa partì come missionario alla volta della Cina. Ripa trascorse circa tredici anni alla corte dell’imperatore Kangxi e al suo ritorno fondò il Collegio dei Cinesi, primo nucleo di quella che poi sarebbe divenuta l’attuale Università Orientale di Napoli.

Un legame molto antico, quindi, che oggi viene rafforzato dalla mostra “L’Esercito di terracotta e il primo Imperatore della Cina” che ha scelto come location per la sua prima italiana proprio Napoli. Si tratta della riproduzione di una delle otto fosse sepolcrali e di una parte del maestoso esercito di terracotta che fu ritrovato nel 1974 nella regione dello Xi’an, entrando subito a far parte dei Patrimoni dell’Umanità dell’Unesco.

La visita di questo allestimento è senza alcun dubbio un’esperienza emozionante e di grande suggestione: entrando nella Basilica dello Spirito Santo si ha l’immediata sensazione di aver compiuto un viaggio nel tempo ed essere stati trasportati nei fasti dell’impero di Qin Shi Huangdi, il primo sovrano che riunì i territori cinesi sotto un unico impero. Fu proprio egli che, a futura protezione delle sue spoglie, fece costruire un grandioso esercito di terracotta comprendente fino a 8000 soldati, 570 cavalli e 150 carri da guerra, impiegando più di 720.000 operai per 36 anni.

Attraversando le navate della Chiesa cinquecentesca dello Spirito Santo si incontrano le fedeli riproduzioni di ben 300 reperti, tutti ricavati dai calchi originali grazie alla maestria degli artigiani cinesi.  Ci si dimentica presto che si è in presenza di una copia dell’originale, tanto la perfezione della realizzazione, e ancor più stupefacente è notare come ciascun soldato sia stato realizzato con un dettaglio che lo rende diverso da tutti gli altri e quindi unico.

Ma non  vi sono soltanto soldati, armature, carri ed armi: fanno bella mostra di sé anche oggetti di uso quotidiano e vasellame in uso nella Cina di duemila anni fa, con annessi pannelli descrittivi che offrono allo spettatore la possibilità di immergersi non solo nella storia ma anche negli usi e costumi di questa antica civiltà.

Com’è ovvio che sia, però, ciò che maggiormente colpisce è proprio la riproduzione di una fossa, in cui sono raccolti 170 guerrieri insieme ai due carri e agli otto cavalli che li trainano. Dalle diverse armature indossate si evincono i diversi gradi e i ruoli ricoperti, ed emozionano particolarmente i soldati che formano le prime due file, i quali hanno tutti lo sguardo rivolto ad Est, direzione da cui provenivano i nemici dell’imperatore Qin. Il colpo d’occhio è impressionante, e offre un assaggio di quello che dev’essere lo spettacolo che si apre dinanzi agli occhi dei visitatori del sito del Mausoleo del Primo Imperatore a Xi’an.

E allora, se i tempi d’attesa per un viaggio in Cina sono troppo lunghi, non vi resta che approfittare di questa mostra che è un ponte tra Oriente e Occidente per pregustare la bellezza dell’ottava meraviglia del mondo!

Mostra “L’Esercito di terracotta e il primo Imperatore della Cina”

Dove: Basilica dello Spirito Santo, via Toledo 402, Napoli  (stazione metro Dante/Toledo)

Quando: fino al 28 Gennaio 2018

Orari: dalle ore 10:00 alle ore 20:00 (ultimo ingresso ore 19:00)

Biglietto: Euro 12,00 – acquistabile in loco presso il botteghino o in prevendita su www.vivaticket.com

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