Invasione all’area archeologica di Nuraghe Mannu

Invasione all’area archeologica di Nuraghe Mannu

Quando sono venuta a conoscenza dell’opportunità offerta su tutto il territorio nazionale dall’iniziativa Invasioni Digitali ho subito pensato potesse essere grandioso far raccontare con le immagini una fetta del nostro patrimonio culturale meno conosciuto di altri: l’area archeologica di Nuraghe Mannu.

Volevo però coniugare altri aspetti e in particolare mi piaceva l’idea di vedere utilizzare lo strumento social a delle persone che non lo fanno abitualmente, ho pensato immediatamente che sarebbe stata l’occasione adatta per coinvolgere i partecipanti al corso di informatica dell’Università della Terza età, che ho incontrato un paio di volte prima dell’invasione, e mi piaceva l’idea che ci fossero anche i ragazzi del Liceo che in questo originale contesto avrebbero potuto affiancarsi ai meno avvezzi all’uso delle tecnologie.

Alle 15:00 l’emozione più grande è stata iniziare a vedere spuntare macchine e poi persone ed altre persone, e i ragazzi della Leva del 1985 tutti con la mascherina da invaders pronti ad immortalare quel meraviglioso luogo, bambini e turisti, tutti entusiasti dell’iniziativa e dell’essere li data l’eccezionalità dell’evento; l’archeologo è stato perfetto per guidare una visita splendida per circa 50 persone in tutto durata circa 1 ora e mezza… in quei luoghi magici a cavallo tra la civiltà nuragica e l’età romana, completamente immersi nel verde, tra le montagne e il mare, in un golfo meraviglioso della costa orientale della Sardegna, il Golfo di Orosei. Sono più che soddisfatta di quanto accaduto grazie anche alla più completa collaborazione delle istituzioni locali, il Comune di Dorgali in testa, e lo sono ogni volta che la rete racconta e condivide emozioni e stavolta è accaduto in maniera splendida.

Mi piace pensare che momenti di condivisione come questo servano per riportare le pietre nei siti archeologici dai quali sono state barbaramente saccheggiate a metà del secolo scorso, momenti “reali” e non virtuali per “ricostruirne” la bellezza, la cultura dei luoghi e riscoprirne l’autenticità e mi piace pensare che il digitale e la rete utilizzata così consapevolmente, diffondano bellezza, cultura e amore per il nostro bellissimo territorio e lo facciano rivivere e conoscere all’immenso universo del web 2.0. Vorrei continuare a vedere nipoti che aiutano nonni a postare una foto su un social e vorrei immortalare per sempre lo stupore nei loro volti nel vedere il risultato dell’aver condiviso così tanta bellezza. Grazie agli invasori digitali si parlerà un po’ di più di questo angolo di paradiso che ci appartiene ma ci piace pensare possa essere patrimonio di tutti: tornate a Nuraghe Mannu, invadiamolo ancora 😉

Grazie a voi grazie alle #invasionidigitali

Antonella Fancello