#InvadiCerchiara

#InvadiCerchiara

Quest’anno anche Cerchiara ha risposto all’appello  degli invaders che, muniti di smartphone, tablet e fotocamere, sono andati alla scoperta delle bellezze e tipicità del paese per poi diffonderle attraverso i principali social network, utilizzando i seguenti hashtag: #invasionidigitali; #IonioPollino; #InvadiCerchiara.

A Cerchiara l’iniziativa è stata  promossa con il patrocinio del comune nella persona di Antonio Carlomagno, il coordinamento di Startup Calabria e la collaborazione di Antonio Santagada,saro costa (Segiasa Servizi Turisti), Cerchiara Adventure e Panificio Mauro.

#InvadiCerchiara ci accorgiamo del bel gruppo di lavoro e avventura che siamo riusciti a creare. Tutti insieme, sempre più uniti, ci dirigiamo a Cerchiara di Calabria, il paese del pane. In effetti, ho sempre associato Cerchiara solo al suo famoso pane e proprio per questo sono rimasta senza parole quando mi sono trovata di fronte lo spettacolo offerto da questo borgo e le sue tante ricchezze nascoste.

Gli organizzatori (tra cui Antonio Santagada, Pino Cesarini, Saro Costa e lo stesso sindaco di Cerchiara) ci aspettavano alla Piana di Cerchiara per iniziare il tour dall’imponente Palazzo Pignatelli, costruito intorno a una precedente torre di difesa, che ha ospitato i signori feudatari di Cerchiara fino al 1932. Proprio a pochi metri di distanza dal palazzo, i ruderi di un’antica fabbrica di liquirizia che già anticipano l’antica ricchezza di quel territorio.Questa prima impressione viene confermata salendo verso Cerchiara paese con la visita dei vari palazzi nobiliari presenti nel centro storico. Visitiamo così: palazzo Pistocchi (aperto per la prima volta al pubblico!), palazzo Zuccaro e palazzo Rovitti Tutti e tre collegati da un insieme di meravigliose stradine e archi che circondano caratteristici sottopassaggi tra una casa e l’altra.

#invadicerchiara  quando il passato è un grande maestro. Il palazzo Pignatelli si è mostra agli invaders come custode di memorie e meraviglie di un’azienda agricola del 1700 all’avanguardia. Mulino ad acqua, frantoio e forni per la panificazione immersi in ettari di uliveti osservati dal comignolo della prima vera fabbrica di liquirizia calabrese. Il centro storico, con i suoi palazzi e i chiostri, nascono e si adagiano nella pietra osservati dai ruderi del castello che di Cerchiara, con le sue pietre, ne ha costruito ogni casa.

Al chiar di luna sulle note Jazz targate Picanto Records. Giornata poetica che ha visto molti referenti #?ionioPollino visibilmente emozionati e soddisfatti di aver scoperto nuovi compagni di avventura e tanti bellissimi scorci che solo Cerchiara sa regalare.


Foto: Francesco Delia

Saro Costa